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RICETTE FUORI DAL COMUNE, GASTRONOMIA ESOTICA, RICETTE ETNICHE, CUCINA NON BANALE PER SPERIMENTARE NUOVI SAPORI.

Ho vissuto in molti paesi del mondo occupandomi di cose differenti ma sempre accompagnato dalla passione per la cucina, coi suoi variati sapori, profumi e preparazioni culinarie che qui e là incontravo. Specialità africane, sud americane, caraibiche, orientali... spesso da me reinterpretate lasciandovi però l’impronta originale caratteristica.

A volte semplici, a volte più complesse, penso comunque che le preparazioni abbiano tutte un carattere per noi differente ed inusuale. Graditissimi i vostri commenti e contributi, culinari e non. Avete qualche ricetta da proporre?

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venerdì 25 gennaio 2013

COUSCOUS DI MAIS COL PESCE (SENEGAL)



 La cucina senegalese è conviviale, l’ospitalità (teranga) ne è il principio di base. 
Famiglia, amici di passaggio, invitati di circostanza, si raggruppano intorno ad un piatto unico, chiamato scodella dove tutti raccolgono, con la mano, con un cucchiaio o servendosi di un pezzo di pane il cibo. Talvolta una persona divide un pezzo più grosso e lo ripartisce tra i commensali. 
Non è nei ristoranti che si scoprono i veri sapori della cucina locale. Il tempo non conta ed i piatti cuociono a fuoco lento a lungo. 
In città si può procurarsi tuttavia dei pasti leggeri sempre pronti e veloci nelle cucine ambulanti per strada che propongono ad esempio dei piatti a base di pecora grigliata con le cipolle, o ancora nei ristoranti libanesi specializzati nei sandwiches chiamati chawarmas. 
       
Per 6 brave persone:
1,5 kg di tranci di pesce, manioca, 4 carote, 4 grosse cipolle, 1 cavolo, 1,5 kg di Cuscus di miglio, 300 g di concentrato di pomodoro, sale, pepe, 1 bicchiere d’olio. 
  
Cuocete il couscous di miglio come se fosse di grano, seguendo le indicazioni della confezione. 
Tagliare il pesce e cuocerlo nell’olio ben caldo, lasciate dorare e poi aggiungete le cipolle, dopo qualche minuto anche il concentrato di pomodoro, 2 l. d’acqua, le carote ed il cavolo affettati. Salare e pepare. Lasciate cuocere a fuoco medio per 30 minuti, poi altri 30 a fuoco bassissimo.  
Mescolare il cuscus già cotto con metà della salsa, servire contornando di pesce e vegetali e bagnare con la restante salsa.


sabato 15 settembre 2012

BACCALÁ ALL’INDIANA



Questo particolare e profumato piatto di baccalà mi è stato preparato da un’amica che viaggia spesso in India. Non ho altre notizie al rispetto, di che regione è, se è una rivisitazione, se originalmente viene utilizzato un altro pesce... Comunque è molto buono, dal particolare sapore di spezie va servito accompagnato da riso pilaff (come quello della ricetta della Moqueca di pesce).

Per 6 brave persone:

1 kg. di baccalà già ammollato, ½ l. di yogurt, 4 cucchiai di coriandolo macinato, 2 cucchiaini di cumino macinato, 2 cucchiaini di zenzero grattuggiato, 2 pizzichi di pepe di cayenna, 2 spicchi d’aglio, prezzemolo, sale, pepe.


Mescolare le spezie, lo yogurt e l’aglio schiacciato; salare e pepare. Versare il tutto sul pesce tagliato a pezzettoni e pulito da lische e pelle e lasciar marinare al fresco per almeno un'ora. Ponetelo quindi in una teglia da forno versandovi sopra la marinata. Cuocere il pesce a 180° per circa 20-25 minuti accendendo anche il grill negli ultimi 5. Cospargere col prezzemolo tritato e servire con riso pilaff.

martedì 24 luglio 2012

FILETTI DI DORADO ALLA GRIGLIA (SENEGAL)



     
Il Dorado è un ottimo pescione (anche 2 metri di lunghezza) comune sia in Africa che in Sud America. Molto apprezzato, se ne ricavano dei grossi filetti. Lo si riconosce facilmente perchè ha la testa un po “quadrata”. Si trova da noi? No. Ottimo, allora perchè ve ne do la ricetta a fare?
Beh, l’idea è quella di utilizzare i filetti di un’altro grosso pesce, vedete voi, quello che preferite.
Il lime, col suo particolare aroma, in questo caso non è sostituibile col limone, ma lo trovate ormai facilmente, anche al supermercato. Ora solo un meraviglioso barbecue con abbondante brace ardente e siete a posto.

Per 6 brave persone: 
6 filettoni di pesce, il succo di 6 lime, sale, pepe, diversi rametti d’alloro, 6 spicchi d’aglio, 1 mazzo di prezzemolo, 10 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva, 3 pomodori, 3 peperoni verdi, 1 cucchiaio di paprica dolce, 1 peperoncino fresco, 1 lime, sale, pepe 
  
Fate marinate i filetti nel succo dei 6 lime con la paprica, il sale ed il pepe. Lasciate marinare 4 h. rivoltando spesso. 
Preparate la salsa di accompagnamento: tagliate i pomodori e i peperoni in piccoli dadi, aggiungete l’aglio triturato ed il prezzemolo tritato. il sale, pepe ed il succo del lime rimanente, l’olio ed il peperoncino tritato (evitate se non lo amate).
Preparate il barbecue. Al momento di fare cuocere i filetti foderate la griglia con dei rametti d’alloro e depositate poi i filetti di pesce. Cuociono 4 – 5 minuti per parte, dipende dallo spessore.   
Servite molto caldo accompagnato della salsa a parte.


sabato 14 luglio 2012

GAMBERETTI COL QUIABO (SENEGAL)



Se non l’avete già incontrata leggetevi la ricetta del quiabo (è tra i contorni).
Questo piatto è invece del Senegal. Tradizionalmente si accompagna con Kwanga (una specie di pane di mandioca) e salsa Pili Pili (salsina composta tra altri ingredienti da peperoncini freschi piccanti, magari i Jalapenos o meglio ancora Habaneros, leggete la ricetta "Spaghetti della morte subita") ma per semplificare si può accompagnare dal pane e pasta di peperoncini.

Per 6 brave persone:

1,5Kg. di gamberetti, 1Kg. di quiabo (in inglese si chiama "okra"), 2 limoni, 1 cipolla, 2 pomodori maturi, sale, pepe, olio d’oliva.

Tagliare i quiabo a pezzetti e lasciarli alcuni minuti nel succo di 1 limone.
Pulire ed estrarre le code dei gamberetti e lasciateli a marinare in una ciotola per 30 minuti col succo del rimanente limone, sale e pepe.
Scaldare l’olio in una padella e rosolarvi la cipolla ed il quiabo a fuoco alto, aggiungere i pomodori tagliati a pezzi ed abbassare il fuoco.
A parte saltare brevemente in olio ben caldo i gamberetti scolati ed asciugati. Aggiungerli al quiabo, mescolare e servire.

sabato 30 giugno 2012

YASSA DI MUGGINI (SENEGAL)




Originalmente questo piatto va realizzato con differenti tipi di pesce, tra i quali il muggine. Gli altri tipi non si trovano in Italia, ecco perchè ve lo propongo solo di muggini. Naturalmente se volete potete realizzarlo aggiungendovi tranci anche di altre razze.
E’ un piatto con la particolarità di richiedere une doppia cottura: arrosto e poi in tegame in umido.

Per6 brave persone: 
  
18 tranci di muggine, 1 kg cipolle, 3 dadi di carne, 4 lime, 1 peperoncino fresco, 5cl. olio d’arachide, 2 foglie d’alloro, 1 kg. di riso basmati o thailandese (insomma, quello profumato, si usa anche in Africa, non solo in oriente), sale, pepe. 
  
Preparate la marinata: pelate e tagliare a fette sottili le cipolle. Ponetele in un grande recipiente. col peperoncinotritato finemente, il succo dei lime, i 3 dadi sbricciolati, l’alloro, l’olio ed il pepe. 
Fate dei tagli verticali su ciascuno dei tranci di pesce e metteteli nella marinata. Mescolare e tenerli coperti in frigorifero per almeno 2 h. 
Ritiratee i pezzi di pesce e cuoceteli alla griglia, o la forno ad alta temperatura.stufa ad arrostire o stufa secca molto calda. i tranci devono risultare molto arrostiti, di color dorato scuro. Scolare le cipolle della marinata e farle saltare, senza aggiungere di olio, in una casseruola, fino a colorazione bruna. Disporre sopra i pesci tostati. Bagnare col succo della marinata e 20 cl di acqua. Muovete delicatamente, in modo che ci siano delle cipolle sul pesce. Portate ad ebollizione e lasciare cuocere coperto 20 a 25 minuti a fuoco medio. Assaggiate ed aggiustate di sale e pepe.
Servite il pesce accompagnato dal riso: 
  
Cottura del riso alla senegalese: 
  
Lavare bene il riso in acqua fredda 3 volte per ridurre l'amido. In una casseruola, mettere 1,5 L di acqua salata a fare bollire. Quando l'ebollizione è incominciata versate il riso a pioggia e mescolate. Con un mestolo ritirare l'acqua bollente, in modo che l'acqua che resta nella casseruola copra il riso di circa 1 cm. Coprite e cuocere a fuoco moderato durante 20 minuti. Verificare che l'acqua sia stata assorbita, muovete molto poco e delicatamente per assicurare un'omogeneità della cottura. Spegnete il fuoco e lasciate coperto per 5 minuti.

lunedì 11 giugno 2012

MOQUECA DI PESCE (BRASILE)


 

La moqueca è un piatto caratteristico della cucina dello stato della Bahia in Brasile.
E' una culinaria molto particolare che si discosta nettamente dalle altre brasiliane in quanto caratterizzata dall'influenza della cultura africana dove è più presente che non in altri Stati già che era lì, a Salvador da Bahia, il centro del commercio degli schiavi che arrivavano dall'Africa.
Ho vissuto da quelle parti qualche anno e la moqueca, con i suoi profumi, mi accompagnava spesso.

 Per 6 brave persone:

1,5 kg. di palombo, oppure razza, dentice, ombrina o vedete voi, già pulito, squamato e tagliato a grossi pezzettoni (come un pacchetto di sigarette?), 2 cipolle, 3 peperoni colorati, 3 spicchi d'aglio, 400 gr. di pomodori perini, 12 cucchiai di olio di “Dendè” che è il rossiccio olio di palma prodotto sia in Brasile che in Africa, senz'altro lo trovate nei negozi di alimenti etnici, 150 ml. di latte di cocco (non l'acqua di cocco che è trasparente, il latte è bianchiccio e denso come appunto latte, se no che latte sarebbe?), peperoncino Habanero (guardatevi gli “Spaghetti della morte sùbita”), sale.

Tagliate a pezzi le cipolle e i peperoni  e mettete tutto a soffriggere brevemente nell'olio di dendè insieme al peperoncino. Aggiungete i pomodori anch'essi tagliati a pezzi con la buccia e l'aglio schiacciato. Ponete ora il pesce a fuoco medio, deve esservi abbondante salsa onde possa sguazzarvi dentro felice, eventualmente aggiungete acqua, salate. Ogni tanto scuotete la casseruola perché il pesce non si attacchi. Ci vorranno circa 10 minuti, verso la fine aggiungete il latte di cocco, ancora un pochino per insaporire ed è pronto.
Assaggiate: deve risultare abbastanza piccante (“ardido”), se non lo fosse aggiungete “el Habanero”, non siate pavidi.
Intanto avrete preparato un riso pilaff: soffriggete leggermente un dente d’aglio tritato in tre cucchiate d’olio di semi, aggiungete il riso parboiled, lasciate tostare un minuto rigirando, Versate l’acqua in doppia quantità rispetto al riso, salate e lasciate cuocere a fuoco basso con coperchio. Sarà pronto quando si sarà asciugata tutta l’acqua.
Servite nei piatti il riso da un lato e la Moqueca dall'altro.

PALOMBO CON LEGUMI (SENEGAL)




La ricetta originale usa il pesce “Dorado”, è un grosso pesce d’acque tropicali sia sudamericane che africane. In Europa non si trova, l’ho sostituito pertanto col palombo che penso possa andar bene ma potete usare altri pesci dalla carne soda. Questo è decisamente un piatto unico, ricco e sostanzioso.


Per 6 brave persone: 

1,5 Kg. di grossi tranci di palombo , 80 gr. di pesce secco già ammollato nel latte, ½ Kg. di gamberetti, 1,5 l. di brodo di pesce (fatto con teste, lische di pesce, gusci e teste dei gamberetti, ½ carota, ½ cipolla ed un mazzetto odoroso, bollito 30 minuti e filtrato), 2 mazzetti di prezzemolo, 1 mazzetto di basilico, 1 rametto di timo fresco, 2 pomodori maturi, 2 cipolle, 2 denti d’aglio, 4 foglie d’alloro, 2 carote,  2 patate dolci, 2 melanzane, olio extra vergine d’oliva, sale,
Per la salsa: le code di ½ Kg. di gamberetti, 1 carota e 1 cipolla tritate, 1 pomodoro a pezzetti, 1 lime, 1 cucchiaio di zenzero fresco e 1 peperoncino tritati, poco brodo.

Lavare ed asciugare i pezzi di pesce, pelare mezza cipolla e l'aglio poi tritare tutto nel mixer insieme alle foglie di timo, 1 mazzetto di prezzemolo ed 1 di basilico. Incidere la carne del pesce da ogni lato e riempire i tagli con questo macinato.
Versare un poco di olio in un tegame e far rosolare i pezzi di palombo ed il pesce secco ammollato ed asciugato. Aggiungere allora il resto della cipolla tagliata a pezzi, cuocere 10 minuti a fuoco dolce. Aggiungere i pomodori a pezzi, 3 tazze di brodo di pesce, l’altro mazzetto di prezzemolo e basilico legati insieme alle foglie d’alloro. Cuocere altri 10 minuti. Durante questo tempo pelare le carote, le patate dolci e le melanzane, tagliate queste verdure in pezzi. Togliere il pesce dal tegame e tenerlo al caldo. Aggiungete ora nel tegame le verdure tagliate, altro brodo caldo, il riso ed il sale, cuocere circa 20 minuti, eventualmente se si asciugasse troppo (non deve) bagnare con altro brodo.
Preparare la salsa: soffriggere nell’olio la cipolla e carota tritate, aggiungere le code di gamberetti, il succo di limone e 10cl di brodo, lo zenzero ed il peperoncino. Salare e cuocere 10 minuti.  
Cotto il riso e le verdure aggiungere il pesce tenuto in caldo, eliminare il mazzetto di prezzemolo, basilico e alloro, disporre in un piatto di servizio e versarvi sopra la salsa preparata.

lunedì 28 maggio 2012

CROQUETTES DI BACCALA’

 

Il Brasile é la mia terra d’elezione, vi sono residente da vent’anni anche se con varie parentesi. E’ lì che ho sperimentato le crocchettes di baccalà fatte impastando il pesce con la mandioca. Io poi ho aggiunto alla ricetta una salsa di frutto della passione messa a specchio sul piatto.
 
Per 6 brave persone:

per la salsa del "Frutto della Passione":

1 cucchiaio di amido di mais (oppure di patate), 2 tazze di brodo di verdure, la polpa di 2-3 frutti della passione, 2 cucchiai di burro, ½  cipolla tritata, sale.

Trattate la polpa del frutto della passione come descritto nella ricetta della "Mousse di Maracujà" (aa dessert) ed otterrete il succo del frutto. Sciogliete l'amido in mezza tazza di brodo. In una casseruola soffriggete dolcemente la cipolla nel burro, senza che prenda colore. Aggiungete il succo del frutto, l'amido, il brodo rimanente, aggiustate di sale e dopo un minuto a fuoco basso passate il tutto nel frullatore.
Tenete in caldo.

Per le polpettine di baccalà:

600 gr. di manioca ( la si trova dai fruttivendoli che trattano prodotti etnici), 600 gr. di baccalà già  ammollato per due giorni nell'acqua cambiata spesso, un bel pugno di prezzemolo tritato, 1/2 cucchiaio di farina, 1 tuorlo d'uovo, sale e pepe.

Cuocete il baccalà in acqua bollente per 10 minuti, lasciatelo raffreddare un pochino e sbriciolatelo grossolanamente con le mani.
Pelate e tagliate a pezzettoni la manioca e cuocetela in acqua già a bollore per 30 minuti (ma verificatene la cottura con una forchetta, vi sono differenti qualità di manioca più o meno dure). Riducetela a purè ancora calda.
Mettete tutti gli ingredienti in una terrina (tenete da parte solo un cucchiaio di prezzemolo) ed ammassateli con le mani sino ad ottenere una massa consistente ma morbida. Se eventualmente risultasse troppo secca aggiungete un altro tuorlo.
Formate tante polpettine dalla forma di coni alti 4 cm. con la base piatta, passatele nella farina e friggetele in olio ben caldo.
Versate un poco di salsa di Frutto della Passione in ogni piatto. Disponete le polpettine in piedi sulla salsa. Spolverizzate con un poco di prezzemolo. Fatto.
Sembreranno tanti “Pão de Azucar” che si specchiano nelle acque della baia di Botafogo a Rio de Janeiro o le montagne dei fiordi della Norvegia all'alba con le macchie verdi delle conifere e le acque che si tingono d'arancione.

CALAMARI ALLÁ CREOLA (MESSICO)



In questa ricetta la banana da cuocere (non so come si chiamano in italiano, in spagnolo sono “plátano”, in Brasile “banana da terra”, si trovano daí fruttivendoli che trattano prodotti sudamericani) da il tocco creolo ai calamari, dosate a vostro gusto il tabasco, da quelle parti se ne usa in abbondanza. 

Per 6 brave persone:

12 calamari di media grandezza, 3 banane da cuocere, ½ etto di bacon, ½ etto di champignon, 1 cipolla, 250 gr. di pelati scolati e leggermente saltati com poco olio, 1 spicchio d’aglio, 1 uovo, la mollica di 2 fette di pane, 1 cucchiaino di tabasco,  5 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, 2 dita di vino bianco, sale, pepe 

Cuocere le banane sbucciate in acqua salata.
Pulite e lavate bene i calamari e toglierli i tentacoli. Battere l'uovo, l'aglio ed i bacon tritati, il pane sminuzzato, gli champignon puliti e spezzettati, e i tentacoli dei calamaretti tagliuzzati. Sminuzzare una banana precedentemente bollita ed aggiungerla. Condire e riempire i calamari chiudendoli com uno stecchino.  
Mettere la cipolla tritata e l'olio in una casseruola, far soffriggere, aggiungere i calamari, bagnare col vino, lasciar sfumare e aggiungere il pomodoro, le rimanenti banane bollite e tagliate a pezzettoni, il tabasco, il sale e pepe. Terminare di cuocere a fuoco basso com coperchio. 
Servire i calamari accompagnati con riso pilaff spolverato con prezzemolo.  

GAMBERI CON FAGIOLINI ALLA VIETNAMITA

 

Per 6 brave persone:

800 gr.di code di gamberoni freschi, 500 grammi di fagiolini, 4 cucchiai di olio, 3 cipolle medie affettate, 3 denti di aglio tritati, 2 agli verdi tritati, 3 cucchiai di salsa di pesce, la scorza di ½ lime grattuggiata (solo la parte verde, niente del bianco amarissimo), 3 peperoncini rossi freschi senza semi tritati, 3 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di aceto di riso, sale.

Tagliate i fagiolini lunghi 4 cm., in un wok a fuoco alto saltare l'aglio con la cipolla, la scorza di lime ed il peperoncino rosso. Aggiungere i fagiolni e dopo 3-4 minuti lo zucchero e le code di gamberi, rimuovere lentamente per 2 minuti. Versare l’aceto e la salsa di pesce, mescolare bene e servire immediatamente, condendo tutto con l’aglio verde.

CERNIA TERYAKI (GIAPPONE)




La cucina giapponese va ben oltre i Sushi, i piccoli involtini di pesce crudo, riso e alghe, conosciutissimi anche in Italia (che sinceramente non mi piacciono). Uno dei metodi di preparazione più rinnomate in Giappone è il Sukiyaki, una particolare preparazione alla piastra nella quale il cuoco affetta davanti ai commensali carni, pesce e verdure e le cuoce davanti a voi su di una piastra riscaldata posta al centro del tavolo. Questa ricetta che vi presento ne fa parte. In realtà si utilizza originariamente il salmone che sinceramente detesto (a parte il sapore che non mi piace, qui da noi è ormai trovabile solo d’allevamento di bassa qualità e molto grasso). Con la cernia, a mio parere, questo piatto risulta molto meglio.

Per 6 brave persone:

6 tranci di cernia di circa 200 gr. ciascuno
Per la marinata: 1/2 tazza di salsa di soya, ½ dado vegetale in polvere, ½ tazza di mirym (vino di riso giapponese), ½ tazza di zucchero.

Preparate la salsa Teryaki (ma se volete la potete trovare già pronta): in una ciotola mescolate tutti gli ingredienti, scaldatela a bagno maria per favorire lo scioglimento dello zucchero. Quando diventa tiepida mettetevi i tranci di cernia a marinare per almeno1 ora. Togliete quindi itranci dalla marinata, asciugateli e metteteli a cuoceresu una griglia ben calda antiaderente. Rigiratelo più volte spennellandolo col resto della marinata. Nella ricetta originale il pesce va cotto all’esterno ma lasciato ancora crudo all’interno ma se preferite potete prolungare ancora un poco (poco, non molto) la cottura. Servitelo con riso Basmati cotto in acqua e ciotoline di altra salsa teryaki a parte.

sabato 26 maggio 2012

PAELLA (SPAGNA)



Forse il piatto più famoso spagnolo. Ve ne sono molte versioni, solo con carne, solo con pesce, con coniglio, senza peperoni, etc. Io personalmente preferisco questa che vi propongo con carne e pesce.
Senza alcun dubbio è un piatto unico, io l’ho inserito tra i piatti di pesce.

Per 6 brave persone:

300 gr. di riso parboiled, 3 denti d’aglio, 3 pomodori rossi maturi, 1 peperone, 1cipolla, 1 foglia d'alloro, 100 gr. di prosciutto cotto, 1/2 bicchiere di olio di oliva, la carne di 1/2 pollo tagliata a pezzi, 150 grammi di piselli (lessi), 6 scampi, 6 gamberoni, 200 grammi di calamari tagliati in rondelle, 250 grammi di cozze, 250 grammi di vongole, brodo di pollo, 2 bustine di zafferano, ½ peperoncino, sale. 
   
Mettere una larga grande padella (se avete la classica padella da paella è perfetto) al fuoco con l’olio caldo, soffriggere brevemente la cipolla ed il peperone tagliati a fette, aggiungere l’aglio, l’alloro ed il peperoncino. Unite i pezzi di pollo, il prosciutto tagliato a dadi ed infine i pomodori tagliati a pezzi. Aggiungete allora il riso e mescolarlo bene tutto con un cucchiaio di legno, poi aggiungere i piselli, i calamari, continuate a mescolare ed aggiungete il brodo in quantità doppia a quella del riso. Aggiungete il sale e lo zafferano e lasciare a fuoco forte durante 5 min. Trascorso questo tempo  abbassare il fuoco e mantenere la cottura durante altri 15 min. Se si asciugasse molto aggiungete un po di brodo caldo.Quando sarà con ancora un poco di liquido aggiungete le vongole e le cozze pulite, rigirate ed infine collocate i gamberi e gli scampi sopra al riso adornandolo. Quando il riso sarà cotto allontanate dal fuoco, lasciate riposare durante circa 5 minuti e servite nella stessa padella.

CURRY DI BOTTATRICE AL LIME (SENEGAL)



La gastronomia africana, in genere possiede una cucina realmente esotica, dove i suoi piatti si caratterizzano in larga misura per il loro intenso sapore ed aroma. Abbondano le erbe aromatizzanti e le spezie per dare caratteristici sapori ai cibi. Si usano molto, il pepe nero, lo zenzero, il cardamomo, la noce moscada, il coriandolo, il timo, il curry, la cannella, il cumino, peperoncini,etc. 
Si usano in larga misura nei piatti tradizionali dell'Africa i peperoni, i legumi, l’olio di palma, il latte di cocco, le verdure, le carni ed i pesci.
La gastronomia africana normalmente è influenzata per molte altri tipi di gastronomie di diverse parti del mondo: per la cucina mediterranea, la cucina caraibica, la brasiliana, l'araba, la turca e perfino la nordamericana. Molto tradizionale è il Tajine, è una specie di stufato con una salsa spessa di verdure, e la Harira, un'altro tipo di stufato ma a base di carne di agnello e lenticchie. Questi piatti si modificano in qualche aspetto secondo le differenti regioni di provenienza. 

Per 6 brave persone:

1,2 kg di filetti di bottatrice (od altro pesce d’acqua dolce dalle carni sode), 2 cucchiaini di polvere di curry, 4 lime, 2  noci di burro, 30 cl di latte di cocco, 2 cucchiaini di maïzena, prezzemolo, sale, pepe.  
  
Preparate le scorze dei limoni tagliate sottilissime senza assolutamente niente del bianco interno, sbollentatele, colatele, mettetele in una ciotola con altra acqua calda a riposare durante 10 minuti.Tagliate a pezzi i filetti di pesce, metteteli in una ciotola e versate il succo di 2 lime. Mescolate e fate marinare per 2 h.
Togliete il pesce della marinata e fateli saltare nel burro. Aggiungete il curry, il succo della marinata, il sale ed il pepe. Cuocere durante 5-10 minuti, aggiungete il latte di cocco, le scorze dei lime sbollentate ed la maizena diluita in un poco di acqua. Portate ad ebollizione, aggiungete il succo di limone mescolate delicatamente. Aggiungete il prezzemolo e servite.

venerdì 25 maggio 2012

GAMBERONI ALL'AGLIO (URUGUAY)



In Uruguay predomina decisamente la carne (molto buona) visto che l’allevamento di bovini è la principale attività econômica del paese. Nelle zone costiere si trova però anche del buon pesce, di mare se pescato lontano dalla capitale Montevideo già che questa si trova alla foce del fiume Rio de la Plata, cosi grande che per diversi chilometri rende dolce l’acqua del mare.

Per 6 brave persone:

1 Kg. di gamberoni (proprio quelli belli grossi e decisamente non congelati), 6 denti d’aglio, olio extra-vergine d’oliva, sale, peperoncino in polvere.

Sgusciare i gamberoni, sbucciare l’aglio e tagliarlo sottilmente a fettine. Soffriggere l’aglio in un recipiente di coccio com il peperoncino, aggiungere i gamberoni e salare.
Mescolare com um cucchiaio di legno e quando i gamberoni incominciano a cambiar colore spegnere il fuoco e rigirare, si termineranno di cuocere col calore del tegame.

TONNO ALL'ALGERINA



Anni fà ho vissuto e lavorato ad Algeri, bella città con le case dipinte di bianco e per questo chiamata “Algère la blanche”. Difficile inizialmente sperimentare la cucina algerina, vi predomina l’influenza della cucina francese. Bisogna darsi un po da fare per scoprire la cucina autoctona, ma ne vale la pena.

Per 6 brave persone:

1Kg. di tommo, 1Kg. di patate, 5 pomodori, 2 cipolle, 5 foglie d’alloro fresche, 3 prese di timo fresco, 2 limoni, 6 cucchiai d’olio extra-vergine d’oliva, 2 prese di pepe nero, 1 cucchiaio di paprica, 1 cucchiaino di cumino macinato, sale. Per la marinata: 4 spicchi di aglio, 1 cucchiaino di paprica, 1 cucchiaino di cumino, 2 prese di pepe nero, sale.

Preparate la marinata: sbucciate l'aglio e pestatelo, aggiungetevi la paprica, il pepe, il cumino ed il sale. Lasciatevi marinare i tranci di pesce per 1 h.
Lavate e sbucciate le patate quindi tagliatele a rondelle di circa 1 cm di spessore. Sbucciate la cipolla,  i pomodori (come dice il proverbio: un minuto in acqua bollente la buccia si toglie facilmente), lavate il limone e tagliate il tutto in rondelle fini.
Fate riscaldare il forno a 170 gradi.
Sistemate sul fondo di una pirofila le foglie di alloro ed il timo. Sistemateci sopra le patate, poi le cipolle ed infine i pomodori.
Mescolate insieme il pepe, la paprica, il cumino, il sale e l'olio e spargete il tutto nella pirofila decorando con fette di limone. Cuocete le verdure in forno per 45 minuti. Dopo che le verdure sono state in forno per 45 minuti disponetevi sopra i tranci di pesce, con tutta la marinata, rimettete in forno per altri 15 minuti quindi servite in tavola.

mercoledì 23 maggio 2012

ARINGHE ALLA PANNA (DANIMARCA)



Tradizionale preparazione danese facile e rapida da preparare. In Danimarca si serve con accompagnamento di patate binje calde cotte al vapore con la pelle. In dosi inferiori può servire anche come antipasto.
 
Per 6 brave persone:

12 aringhe salate, 2 cucchiai di zucchero, 2 cipolle, 2 limoni, 400 cc. di panna liquida   
 
Le aringhe si lasciano in ammollo 24 ore in acqua fresca. 
Toglietele la pelle e ricavatene i filetti. Disporli su d’un piatto di portata e ricoprirle di cipolla tagliata sottile. Mischiate la panna con lo zucchero ed il succo dei limoni e ricoprite le aringhe con questo miscuglio. Decorate con qualche fetta di limone.
Lasciate insaporire un’oretta prima di servire.