RICETTE FUORI DAL COMUNE, GASTRONOMIA ESOTICA, RICETTE ETNICHE, CUCINA NON BANALE PER SPERIMENTARE NUOVI SAPORI.
Ho vissuto in molti paesi del mondo occupandomi di cose differenti ma sempre accompagnato dalla passione per la cucina, coi suoi variati sapori, profumi e preparazioni culinarie che qui e là incontravo. Specialità africane, sud americane, caraibiche, orientali... spesso da me reinterpretate lasciandovi però l’impronta originale caratteristica.
A volte semplici, a volte più complesse, penso comunque che le preparazioni abbiano tutte un carattere per noi differente ed inusuale. Graditissimi i vostri commenti e contributi, culinari e non. Avete qualche ricetta da proporre?
venerdì 25 maggio 2012
QUIABO (PERU')
Il quiabo è un ortaggio a forma di
cono allungato, alla base rotonda è largo 1,5
cm ., la lunghezza è di 10-15 cm . e termina a punta.
Quando è fresco è di un bel verde come i nostri fagiolini, poi scurisce a
macchie.
Altra forma di riconoscere la sua
freschezza è piegarne la punta: se si spezza come un bastoncino secco significa
che è fresco, se invece si piega senza spezzarsi significa che è già
vecchiotto.
Se ha già passato la giovinezza
risulta duro e fibroso.
Oramai lo si trova abbastanza
facilmente anche nelle città italiane, provate dagli ortolani nei quartieri
dove vivono molti latinoamericani o africani.
Si chiama quiabo in portoghese, okra
in inglese, in francese è gombaud, in spagnolo anche è okra ma a Cuba lo
chiamano quimbombo, in italiano non ne ho la minima idea.
Lo sperimentai la prima volta in Perù
dove lavoravo per un’organizzazione internazionale, ma il quiabo lo si trova in
quasi tutta l’America Latina ed in Africa. A me piace chiamarlo col suo nome portoghese:
quiabo.
Per 6 brave persone
Tagliate i quiabo a pezzetti di 2 cm . e metteteli a rosolare
in padella con l'olio e l'aglio schiacciato che poi toglierete.
Spruzzateli d'aceto e lasciatelo
evaporare completamente.
Perché? Presto detto: il quiabo
cuocendo forma una bava uguale a quella delle lumache, bagnandoli con l'aceto
questa sparisce.
Non ho idea del perché di questa magia chimica ma
funziona. Se preferite potete usare succo di limone. Se invece vi piace la
bavosa viscida mucillagine...
Dopo dieci minuti unitevi i pomodori spellati e
strizzati in modo da eliminare la loro acqua di vegetazione e spaccati con le mani
(è sempre meglio che non tagliarli col coltello, pomodori e metallo... altra
ragione chimica)
Coprite e lasciate cuocere a fuoco
moderato. Non devono annegare in una salsa bensì risultare asciutti con filetti
di pomodoro qui e là. Sale e pepe e sono pronti.
Preparazione molto simile a quella dei
fagiolini saltati in padella con poco pomodoro, come li preparano in veneto
(tegoline) ma il particolare sapore del quiabo differenzia completamente il
risultato di questa ricetta dall'altra.
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