RICETTE FUORI DAL COMUNE, GASTRONOMIA ESOTICA, RICETTE ETNICHE, CUCINA NON BANALE PER SPERIMENTARE NUOVI SAPORI.
Ho vissuto in molti paesi del mondo occupandomi di cose differenti ma sempre accompagnato dalla passione per la cucina, coi suoi variati sapori, profumi e preparazioni culinarie che qui e là incontravo. Specialità africane, sud americane, caraibiche, orientali... spesso da me reinterpretate lasciandovi però l’impronta originale caratteristica.
A volte semplici, a volte più complesse, penso comunque che le preparazioni abbiano tutte un carattere per noi differente ed inusuale. Graditissimi i vostri commenti e contributi, culinari e non. Avete qualche ricetta da proporre?
giovedì 31 gennaio 2013
HUMITAS (CILE)
Per 6 brave persone:
18 pannocchie di
granoturco ancora bianchicce con foglie, 1 cipolla bianca, 6 pomodori
, 4 cucchiai di burro, 1 cucchiaio colmo di zucchero, 3 cucchiaini di
paprica, 5 foglie di basilico, 1/mezzo
bicchiere di latte, sale e olio di semi.
Separate le
pannocchie dalle foglie avendo cura di mantenere intatte queste
ultime, sgranarle con l’aiuto d’una grattuggia. Mettere a
friggere (friggere, non soffriggere)in abbondante olio la cipolla
tagliata a fettine, aggiungere i pomodori tagliati a cubetti e la
paprica. Scolare dall’olio e aggiungervi il mais grattuggiato e
regolate di sale. Tritate il basilico e versate nel composto insieme
al latte aggiunto gradualmente sì da formare una crema non troppo
liquida.
A parte sovrapporre
incrociate 2 foglie delle pannocchie e al
centro aggiungere la crema di granoturco preparata.
Piegare le foglie su se stesse,
chiuderlo a pacchetto e usate dello spago da cucina per fissarlo.
Formate 6 pacchetti e metteteli a
bollire in abbondante acqua per 20 minuti.
Una volta scolati serviteli ancora
caldi.
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PLATANI FRITTI ALL’INDONESIANA
Foto: Platani (da cercare)
I platani sono una varietà di frutto
del platano e a differenza delle più conosciute banane, hanno la
polpa dura, ricca di amido e non sono commestibili crudi. Sono molto
usati in Amarica Latina, in Africa e in Oriente. , possono essere
l’ingrediente per zuppe e minestre o come contorno o dessert, come
è il caso di questa ricetta orientale. La forma è molto simile ad
una grossa banana e si consumano sia quando hanno ancora la buccia
verde, sia quando è gialla (media maturazione) sia quando è ormai
nera che sembrano da buttar via. Per ogni fase di maturazione si
preparano in una forma differente. Per questa ricetta conviene usare
i platani a media maturazione, con la buccia giallastra. Da noi sono
importati e ormai si trovano abbastanza facilmente, a volte anche
nella grande distribuzione.
Per 6 brave persone:
6 platani a media maturazione (con la
buccia gialla), 150 gr. di farina di cocco, 350 gr. di farina di
riso, 1 tazza e 1/2 di latte di cocco, 250 gr. di polpa di cocco (se
la trovate, bene, altrimenti pazienza) 3 cucchiai di zucchero, 1
cucchiaio di semi di sesamo, olio di semi.
In una terrina unire le due farine, la
polpa e il latte di cocco, lo zucchero e i semi di sesamo. Se
risultasse difficile da lavorare potete aggiungere poca acqua fredda,
ma calcolate che il composto deve risultare abbastanza denso.
Sbucciate i platani e passateli interi
nella pastella ricoprendoli di uno strato spesso.
Riscaldate abbondante olio in una
padella capiente dai bordi alti (un wok andrebbe benissimo) e
mettervi a friggere i platani rigirandoli ogni tanto con delicatezza
sino a che abbiano preso un colore dorato e uniforme.
Scolarli su foglio di carta assorbente
e servirli tiepidi o freddi.
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CEVAPCICI (BOSNIA)
E’ un piatto tipico balcanico della
tradizione bosniaca. Queste polpettine oblunghe in Italia si trovano
già preparate pronte da cuocere nelle macellerie di Trieste.
Si servono accompagnate da cipolla
cruda a fette e panna acida.
Per 6 brave persone:
500 Gr. di carne di manzo tritata, 250
gr. di carne d’agnello tritata, 1 grossa cipolla tritata, poca
acqua, olio extra vergine d’oliva 30 ml., 3 spicchi d’aglio
tritati, peperoncino tritato q. b., sale e pepe.
Mischiare insieme tutti gli ingredienti
e lasciarlo riposare in frigorifero tutta una notte.
Il giorno seguente con ledita inumidite
(così la carne non vi si attaccherà alle dita)lavorare l’impasto
sino a creare le tipiche polpettine di forma oblunga come una piccola
salsiccia.
Si cucinano alla griglia, oppure fritte
in poco olio e si servono subito ben calde.
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LA PROPAGANDA DEGLI ALTRI BLOGS
Saltuariamente vi presento propagande di altri blog di valore.
Oggi do spazio al blog Notizie curiose dal mondo che raccoglie notizie particolari, strane e curiose da tutto il mondo. Fateci un salto, sfogliatelo, sicuro troverete tante cose che vi interessano.
venerdì 25 gennaio 2013
COUSCOUS DI MAIS COL PESCE (SENEGAL)
La cucina senegalese è conviviale,
l’ospitalità (teranga) ne è il principio di base.
Famiglia, amici di
passaggio, invitati di circostanza, si raggruppano intorno ad un piatto unico,
chiamato scodella dove tutti raccolgono, con la mano, con un cucchiaio o
servendosi di un pezzo di pane il cibo. Talvolta una persona divide un pezzo
più grosso e lo ripartisce tra i commensali.
Non è nei ristoranti che
si scoprono i veri sapori della cucina locale. Il tempo non conta ed i piatti
cuociono a fuoco lento a lungo.
In città si può
procurarsi tuttavia dei pasti leggeri sempre pronti e veloci nelle cucine
ambulanti per strada che propongono ad esempio dei piatti a base di pecora
grigliata con le cipolle, o ancora nei ristoranti libanesi specializzati nei
sandwiches chiamati chawarmas.
Per 6 brave persone:
Cuocete il couscous di
miglio come se fosse di grano, seguendo le indicazioni della confezione.
Tagliare il pesce e
cuocerlo nell’olio ben caldo, lasciate dorare e poi aggiungete le cipolle, dopo
qualche minuto anche il concentrato di pomodoro, 2 l . d’acqua, le carote ed il
cavolo affettati. Salare e pepare. Lasciate cuocere a fuoco medio per 30
minuti, poi altri 30 a
fuoco bassissimo.
Mescolare il cuscus già
cotto con metà della salsa, servire contornando di pesce e vegetali e bagnare
con la restante salsa.
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GLI AVVERTIMENTI DI GOLOSO LUCULLO
giovedì 24 gennaio 2013
PAD THAI (THAILANDIA)
Questa ricetta io la preparo come un
ricco primo piatto.
Vi voglio dire due parole sugli
ingredienti: i noodles di riso, il formaggio di soya Tofu e i
germogli di soya freschi si trovano facilmente ormai anche nei
supermercati, la salsa di pesce sicuramente nei negozi di cucina
etnica, il porro cinese può essere sostituito dal nostro porro. Il
tamarindo (il frutto) qualche volta l’ho incontrato da ortolani con
clientela straniera ma se vi risultasse difficile incontrarlo potete
sostituirlo con lo sciroppo di tamarindo della Carlo Erba.
Per 6 brave persone:
400 gr. di noodles di riso, 400 gr. di
code di gamberi, 200 gr. di formaggio di soya tofu, 200 gr. di
germogli di soya freschi, 100 gr. di porro cinese, 3 uova, 2
scalogni, 2 spicchi d’aglio, 8 cucchiai di salsa di pesce, 5
cucchiai d’olio di semi, 3 cucchiai d’arachidi, 4 cucchiaini di
tamarindo (della polpa del frutto o di sciroppo), 2 cucchiaini di
zucchero, 4 cucchiaini di curry, 2 peperoncini, 2 mazzetti d’erba
cipollina, 2 limes, salsa di soya, sale.
Mettere a bagno i noodles di risoin
abbondante acqua tiepida per 15 minuti circa.
Scaldare l’olio di semi in un wok e
farvi soffriggere lo scalogno e l’aglio tritati, aggiungervi le
code di gamberi e il tofu tagliato a cubetti, saltare gli ingredienti
per qualche minuto a fuoco medio.
Scolare i noodles e aggiungerli nel wok
con una tazzina d’acqua dell’ammollo.
Versare in padella il curry, il
tamarindo, lo zucchero e la salsa di pesce.
Raggruppare i noodles da una parte e
nello spazio rimasto libero del wok versarvi le uova, strapazzatele
con l’aiuto di una spatola: il movimento corretto è dal basso
verso l’alto mantenendosi sul bordo della padella, aggiustate di
sale.
Mescolate ora il tutto e aggiungete il
porro tagliato a julienne, metà dell’erba cipollina tagliata 2 cm.
e i germogli di soya. Proseguite la cottura per due minuti e poi a
fuoco spento aggiungete le arachidi sbucciate e tritate, il succo di
un lime e il peperoncino tritato.
Disponete i noodles in piatti fondi
individuali ponendovi sopra i gamberi e decorando col resto dell’erba
cipollina e con una fettina di lime. Servite in ciotoline a parte la
salsa di soya.
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mercoledì 23 gennaio 2013
BACLAVA (TURCHIA)
Per 6 brave persone:
750 gr. di zucchero semolato, 250 gr.
di farina 00, 2 uova, 50 gr. di burro, 1 bicchiere di noci sgusciate
e tritate, 1 cucchiaino di olio, 1 limone, 2 pizzichi di sale, 1
bicchiere d’acqua, fecola di patate q.b.
Impastare insieme la farina, il sale,
le uova e il bicchiere d’acqua, lavorare energicamente sino ad
ottenere una pasta liscia, formare una palla, coprirla con un panno
umido e lasciarla riposare per 2 ore.
Dividete la pasta in 10 pezzi,
cospargerli con la fecola e stenderli sottilissimi con un mattarello.
In una teglia già unta porre uno sopra
l’altro gli strati di pasta alternati a pennellate di burro fuso.
A metà aggiungete le noci. Infornare a
180° per 30 minuti.
Mentre cuoce il dolce bollite dello
zucchero con acqua e succo di limone sino ad ottenere uno sciroppo.
Lasciarlo intiepidire e versarlo sul dolce appena sformato.
Tagliare il dolce in tanti rombi uguali
una volta raffreddato.
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BURRITOS (MESSICO)
Sono senza dubbio il più
noto prodotto culinario della cultura messicana. Sono tortillas di
mais farcite di carne di manzo e fagioli rossi, chiuse a pacchetto e
serviti caldi.
Nel caso delle “fajitas”
il ripieno è a base di pollo e le tortillas sono semplicemente
arrotolate.
Non sapevo bene in quale
categoria catalogare questa ricetta, antipasti, secondi di carne?
Quel che sia eccola quà.
Per 6 brave persone
6 tortillas di mais,
250 gr. di carne di manzo macinata, 125 gr. di fagioli rossi già
cotti, 1 cipolla rossa, 3 spicchi d’aglio,
4 cucchiai di olio di semi, 1 peperoncino “habanero” 2 pomodori,
3 cucchiai di concentrato di pomodoro, 1 cucchiaio di paprica, 1
cucchiaio di origano, sale e pepe q.b., cumino q.b.
A proposito del
peperoncino “Habanero” leggetevi quanto ne scrivo nella ricetta
“Spaghetti della morte sùbita” che trovate sotto la categoria
“primi piatti”.
In una grande padella
rosolate la cipolla e l’aglio nell’olio ben caldo, poco dopo
aggiungete la carne. A metà cottura aggiungete il peperoncino
privato dai semi e tritato, mescolate.
Qualche minuto ed
aggiungete la paprica, i fagioli già cotti e il concentrato di
pomodoro, amalgamate il tutto.
Aggiungete un bicchiere
d’acqua e lasciate evaporare. Tagliate i pomodori a cubetti,
uniteli alla carne e mescolate. Qualche minuto ancora di cottura ed
aggiungete il sale, il pepe ed il cumino.
Lasciate riposare a fuoco
spento il composto nella padella coprendolo con un coperchio ma non
del tutto.
Scaldate a parte le
tortillas e porvi su ognuna un po del composto di carne e fagioli,
ripiegate le tortillas “a pacchetto” e servitele ben calde.
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martedì 15 gennaio 2013
mercoledì 9 gennaio 2013
COUSCOUS D’AGNELLO (ALGERIA)
Uma versione della cucina mediterranea la cucina medioorientale è diffusa con varianti locali dal nord África fino alle esterme propaggini della penisola arabica. Gli ingredienti sono simili a quelli nostrani ma i sapori non lo sono affatto per l’uso abbondante di spezie e salse.
Per 6 brave persone:
½
Kg. di couscous precotto,
½ l. di brodo, 1 kg di carne d’agnello, 4 carote, 6 spicchi
d’aglio interi, 6 piccole cipolle (140g), 3 tazze di spinaci cotti
e bem strizzati, 6 cucchiai di noci spezzettate, 1 cucchiaino di
cannella, 1 cucchiaino di pepe, 1 cucchiaino di coriandolo in
polvere, sale.
Schiacciate
2 spicchi d'aglio e fateli insaporire in una padella con 2 cucchiai
d'olio, unire il couscous, coprirlo con 1 l. di brodo cuocere per il
tempo indicato sulla confezione.
Tagliate
l’agnello in pezzi piccoli e mettetelo in 1 ½ tazza d’acqua con
la cannella, il pepe, il coriandolo e il sale. Sobbollite per circa
10 minuti. Aggiungete le carote tagliate a pezzettoni, gli altri 4
spicchi d’aglio interi e le cipolle tagliate a metà. Cuocere per
altri 10 minuti.
Per ultimo aggiungete gli spinaci al composto. Disporre il coucous a montagnetta su un piatto e servirlo con l’agnello e le verdure. Guarnite con le noci e il prezzemolo.
Per ultimo aggiungete gli spinaci al composto. Disporre il coucous a montagnetta su un piatto e servirlo con l’agnello e le verdure. Guarnite con le noci e il prezzemolo.
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GOLOSO LUCULLO AI CARAIBI
martedì 8 gennaio 2013
sabato 5 gennaio 2013
INVOLTINI PRIMAVERA (CINA)
Penso che tutti conoscano gli Involtini
Primavera, uno dei più classici antipasti serviti in tutti i
ristoranti cinesi. Questa ricetta che vi propongo però è più
completa e raffinata rispetto agli involtini che potete trovare nei
ristoranti, decisamente un poco “impoveriti” e dozzinali. La sua
preparazione è però più semplice del previsto, un’antipasto di
cui personalmente sono goloso.
Per 6 brave persone:
Spaghetti di riso 300 gr., 2 confezioni
di cialde di riso, 2 carote, 2 mazzetti d’erba cipollina, ½ cavolo
verza, 40 code di gamberi (freschi), 2 manciate di pistacchi, 2
manciate di semi di sesamo, sale al the affumicato q.b., sale grigio
di Bretagna q.b., olio extra vergine d’oliva, olio di semi, salsa
di soya e salsa agrodolce.
Sbucciare i pistacchi e pestarli (o
passarli nel mixer) sino a renderli una polvere finissima.
Pulire i gamberi privandoli del
carapace, passarli nella polvere di pistacchi e farli soffriggere in
padella con poco olio extra vergine per un paio di minuti, a metà
cottura salarli col sale di Bretagna.
Lessate al vapore le foglie di verza e
ricavatene delle striscioline sottili. Condite con col sale di
Bretagna e col sale di the affumicato, con i semi di sesamo tostati
in padella e con olio extra vergine d’oliva.
Pelare le carote e ricavarne
striscioline tagliate per il lungo. Lessate gli spaghetti di riso in
abbondante acqua non salata.
Inumidite una cialda di riso, ponetela
su un panno asciutto e mettetevi al centro qualche gambero, , un poco
di verza e di spaghetti di riso, scolati, qualche striscia di carota
e di fili d’erba cipollina.
Piegare verso l’interno i lati corti
della cialda e poi arrotolatela su se stessa per il senso della
lunghezza formando così un pacchetto. Ripetere il procedimento con
le altre cialde di riso sino all’esaurimento degli ingredienti.
Friggere gli involtini in abbondante
olio di semi ben caldo fino a che abbiano preso colore e siano
diventati croccanti. Disponeteli su carta assorbente e poi serviteli
caldi accompagnati dalla salsa di soya e da quella agrodolce servite
a parte.
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